Turismo delle radici, al via il bando MAECI per i progetti regionali

Al via il bando “Turismo delle radici” del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, la Misura finalizzata a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori delle radici.

Obiettivo finale dell’Avviso, che si inserisce nell’ambito della Componente 2 – attività di sensibilizzazione delle comunità locali e di formazione degli operatori del Progetto PNRR “Il turismo delle radici”, è favorire la nascita di nuove figure professionali specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo delle radici.

L’Avviso finanzierà fino a 20 proposte progettuali, una per ogni regione, presentate ciascuna da un “gruppo informale” di soggetti. 
I “gruppi informali” i cui progetti saranno ritenuti idonei e che risulteranno beneficiari del finanziamento dovranno costituirsi in un nuovo soggetto giuridico che, sulla base della vigente normativa, è qualificato come Ente del Terzo Settore. 

Per ogni regione sarà disponibile un finanziamento per un importo lordo fino a 200.000 euro. Il finanziamento sarà a fondo perduto e potrà coprire fino al 100% del totale delle Spese Ammesse. 

Saranno considerati ammissibili quei progetti che sviluppino una proposta, relativa alla valorizzazione del territorio, in relazione al settore del turismo delle radici, che, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, costituisca espressione dei principi di rivoluzione verde, transizione ecologica, inclusione sociale, coesione, integrazione, cultura e creatività.

Le spese ammissibili rientrano, a titolo esemplificativo, nelle seguenti categorie: spese per la costituzione del soggetto giuridico prescelto, per l’acquisto di beni strumentali durevoli materiali e immateriali, spese per l’adeguamento funzionale di immobili utilizzati per l’attività, spese sostenute per la remunerazione delle risorse umane coinvolte, spese sostenute per l’acquisto di servizi accessori e beni di consumo, spese da sostenere per l’affitto di immobili utilizzati dall’ETS quale sede dell’attività e relative utenze, nonché spese di noleggio di beni materiali o immateriali ( a titolo esemplificativo accesso a servizi online), spese di viaggio, vitto ed alloggio, per un importo non superiore al 5% del costo del Progetto e, infine, spese per organizzazione di eventi di promozione e altre spese generali indirette, relative alla gestione del progetto (spese per la polizza fideiussoria, spese di tenuta c/c, spese per l’acquisto e la vidimazione dei libri contabili, oneri di registrazione ad albi, ecc.)

La domanda, con la relativa proposta progettuale, deve essere presentata da un “gruppo informale” costituito da un’aggregazione spontanea di persone fisiche (minimo 6 e massimo 15) che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso dei requisiti previsti dalla legge per l’ammissione ai contributi pubblici, riportati nell’Appendice 1 all’Avviso Pubblico.  Almeno il 25% dei componenti dovrà possedere, alla data di presentazione della domanda, un’età compresa tra i 18 e i 36 anni (non compiuti).

I progetti possono essere realizzati con il coinvolgimento di soggetti partner pubblici o privati, anche aventi sede legale e/o operativa fuori dal territorio regionale.

La domanda di finanziamento dovrà essere predisposta e presentata, a pena di esclusione, con posta  elettronica certificata all’indirizzo dgit.01@cert.esteri.it, entro le ore 12.00 del giorno 22 marzo 2023.

A questo link sono pubblicate le risposte alle domande più frequenti, sotto forma di FAQ.

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