SIMEST, nuove misure da oltre 1 miliardo di euro per la competitività internazionale delle imprese italiane
SIMEST, la società per l’internazionalizzazione delle imprese italiane del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti comunica che saranno attivi da oggi i nuovi strumenti da oltre 1 miliardo di euro a supporto dello sviluppo del Made in Italy nei mercati a più alto potenziale di crescita, come l’America Latina e l’Africa, e delle aziende energivore che maggiormente hanno subito l’aumento dei costi energetici.
A ciò si affiancano due sezioni equity dedicate del Fondo 394/81 a supporto della crescita e degli investimenti infrastrutturali all’estero da parte delle aziende italiane.
Gli strumenti sono ricompresi nell’ambito del “Piano d’Azione per l’Export” presentato dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il 22 marzo scorso a Villa Madama a Roma.
Nel dettaglio:
- Pacchetto da 500 milioni di euro per gli investimenti e la crescita dell’export in America Latina, così composto: nuovo Plafond di finanza agevolata da 200 milioni di euro per la “Competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale”; e Plafond dedicato da 300 milioni di euro a sostegno della competitività delle commesse export delle imprese italiane nell’area.
- Misura Africa: ammesse nuove spese finanziabili nell’ambito dello strumento incluso nel Piano Mattei.
- Ampliata a supporto delle imprese energivore l’operatività dello strumento “Transizione digitale o ecologica”.
- E’ stata ampliata e rinnovata l’offerta del Fondo 394/81 con due nuove sezioni per investimenti in equity da 200 milioni di euro complessivi a supporto della Crescita e degli Investimenti infrastrutturali.
NOVITÀ FINANZA AGEVOLATA FONDO 394
Misura America Latina
Dal 25 marzo 2025 l’offerta si arricchisce con il nuovo strumento – dotato di una riserva a partire da 200 milioni di euro – “Competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale” dedicato alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in America centrale o meridionale e alle imprese esportatrici che hanno già interessi nell’area, nonché alle imprese non esportatrici della loro filiera.
Lo strumento permette il finanziamento di tutte le spese volte a rafforzare la competitività delle imprese e delle filiere, attraverso investimenti anche in Italia, l’incremento di capitale sociale e finanziamenti soci alle controllate dell’impresa richiedente, nonché spese per formazione del personale, in Italia, in America centrale o meridionale, incluse le spese di viaggio, di ingresso e di regolarizzazione in Italia e le spese per i primi mesi di contratti destinati all’inserimento del personale proveniente dall’area.
Per questo finanziamento e gli altri strumenti dell’offerta con focus America Latina sono previsti benefici dedicati: un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno, e l’esenzione dalla prestazione delle garanzie.
Misura Africa – Piano Mattei
La Misura Africa – avviata a luglio 2024 – estende l’operatività a nuove spese finanziabili e amplia la platea dei beneficiari.
L’accesso allo strumento sarà infatti esteso anche alle imprese italiane non esportatrici che intendano investire in Africa. Attraverso il finanziamento, che già oggi prevede la possibilità di investire nel rafforzamento patrimoniale – anche in Italia – l’impresa potrà inoltre realizzare incrementi di capitale sociale e finanziamenti soci alle proprie società controllate. Nell’ambito delle spese di formazione, sarà possibile finanziare le spese per contratti di lavoro destinati all’inserimento in azienda del personale locale.
“Misura Africa” ha una dotazione iniziale di 200 milioni di euro con una riserva del 10% dedicata alle imprese giovanili e femminili e PMI e start up innovative. Tutte le imprese aderenti alla Misura Africa beneficiano di un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%, elevato al 20% per le imprese del Mezzogiorno e dell’esenzione dalla prestazione delle garanzie.
Transizione digitale o ecologica per le Imprese energivore
Sempre a partire dal 25 marzo, lo strumento “Transizione digitale o ecologica” è stato esteso sia alle imprese esportatrici energivore, sia a tutte quelle imprese esportatrici che abbiano intrapreso percorsi certificati di efficientamento energetico con nuove spese ammissibili e condizioni dedicate.
Con l’obiettivo di mitigare l’impatto economico dei costi energetici, SIMEST mette a disposizione il 90% del finanziamento per il rafforzamento patrimoniale dell’impresa e l’innovazione dei processi produttivi, con possibilità di realizzare incrementi di capitale sociale e finanziamenti soci alle proprie società controllate e prevedendo anche un contributo a fondo perduto del 20% e l’esenzione dalla prestazione delle garanzie.
Modalità di richiesta dei finanziamenti agevolati
Le imprese interessate possono presentare la domanda di finanziamento attraverso il Portale dedicato su simest.it, operativo dal 25 marzo alle ore 9:00. Le domande potranno essere relative al nuovo strumento “Competitività delle imprese e filiere italiane in America Centrale o meridionale”, alle nuove condizioni dedicate all’America Centrale o meridionale degli strumenti “Inserimento mercati”, “Certificazioni e consulenze”, “Fiere ed Eventi”, “E-commerce”, “Temporary Manager”, nonché ai rinnovati strumenti “Transizione digitale o ecologica” e “Potenziamento dei mercati africani”.
NUOVE OPERATIVITÀ EQUITY DEL FONDO 394
Il Comitato agevolazioni ha inoltre approvato l’implementazione di due nuove sezioni del Fondo 394, così come previsto dalla legge di bilancio 2025. Si tratta della “Sezione Crescita” e della “Sezione Investimenti e Infrastrutture”.
Plafond Crescita PMI
Con una dotazione finanziaria iniziale pari a 100 milioni di euro, il Plafond Crescita è destinato a interventi in equity per il rafforzamento del capitale sociale di piccole e medie imprese e imprese a media capitalizzazione al fine di sostenerne i processi di internazionalizzazione e la crescita sui mercati internazionali. L’operatività sarà realizzata in co-investimento con primari operatori di private equity.
Plafond Investimenti Infrastrutture
Il Plafond, con dotazione finanziaria iniziale pari a 100 milioni di euro, è destinato a interventi in equity in società partecipate – anche indirettamente – da imprese italiane impegnate nell’esecuzione di progetti infrastrutturali internazionali con il coinvolgimento delle filiere produttive italiane, allo scopo di supportare la competitività delle imprese italiane in contesti strategici internazionali.
L’operatività riguarderà tutti i paesi, con un focus prioritario per i progetti riguardanti l’area della Penisola arabica.