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PNRR REGIONE ABRUZZO |
SELEZIONE PROGETTO PILOTA PER LA RIGENERAZIONE BORGHI ABBANDONATi
Anno:
ENTE:
Regione Abruzzo
Pagina Web:
FONDO:
20 milioni €
ANNO:
2022
DATA APERTURA
ore 09:00 del 24/01/2022
DATA SCADENZA
ore 15:00 del 25/2/2022
Categoria:
Regione Abruzzo
L’ avviso è finalizzato alla selezione del Progetto pilota della Regione Abruzzo da presentare al Ministero della Cultura entro il 15 marzo 2022 riguardante recupero e rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo a rischio di abbandono o abbandonato.
L’ avviso è rivolto ai Comuni della Regione Abruzzo nei quali risulta esistente un insediamento storico o centro urbano che presenti le seguenti caratteristiche:
- abbia conservato la riconoscibilità della sua struttura insediativa storica e la
continuità dei tessuti edilizi storici con consistenti porzioni del patrimonio edilizio in
abbandono; - sia in stato di abbandono o con un decremento demografico progressivo e
prevalente, come risultante dal report dell’ISTAT sulla dinamica demografica degli
ultimi 10 anni; - sia costituito da un numero di unità immobiliari residenziali non superiore alle 300
unità.
- abbia conservato la riconoscibilità della sua struttura insediativa storica e la
Il singolo Comune può presentare un solo progetto, e ai fini dell’ammissibilità alla valutazione dello stesso deve raggiungere un punteggio minimo di dodici punti in relazione ai criteri elencati all’Articolo 6 dell’Avviso.
Il mancato raggiungimento del punteggio minimo determina l’inammissibilità della candidatura e l’esclusione dalla successiva fase di valutazione del progetto.
Il progetto pilota sarà valutato sulla base dei seguenti criteri:
a) efficacia del progetto: in coerenza con il cronoprogramma attuativo della misura individuato,
sono valutati:
– le caratteristiche del contesto
– il coinvolgimento delle comunità locali
– la strategia del progetto
– programma attuativo e cronoprogramma
b) utilità del progetto
c) sostenibilità/durabilità del progetto.
Il punteggio massimo attribuibile è pari a 100 punti.
Gli interventi per i quali si potrà chiedere il finanziamento riguardano le seguenti opere, servizi, anche innovativi, e attività in ambito culturale, sociale e turistico:
a) riuso adattivo e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e spazi pubblici;
b) interventi di tutela, valorizzazione/rigenerazione e di beni culturali come definiti all’art. 10 del
D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i. da destinare a luoghi di aggregazione, servizi culturali, sociali, ricreativi,
turistici etc.;
c) acquisizione e installazione di arredi, attrezzature e dotazioni tecnologiche;
d) realizzazione di attività e servizi culturali, spazi di coworking e di studio, servizi sociali,
ricreativi, di informazione, comunicazione, etc.;
e) realizzazione di itinerari/percorsi culturali, storici, tematici, percorsi ciclabili e/o pedonali per il
collegamento e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale (musei, monumenti, siti
UNESCO, biblioteche, aree archeologiche e altre attrattive culturali, religiose, artistiche, etc.);
f) valorizzazione e ampliamento dell’offerta culturale, attraverso la realizzazione di attività e
servizi artistici (installazioni, videoproiezioni, digital art, land art, etc.);
g) iniziative per la tutela, valorizzazione/rigenerazione del patrimonio della cultura immateriale;
h) realizzazione e promozione di itinerari culturali, tematici, percorsi storici e visite guidate, anche attraverso
il restauro e l’apertura al pubblico di siti;
i) valorizzazione di saperi e tecniche locali (artigianato locale, tecniche costruttive e lavorazioni
dei materiali secondo le tradizioni locali, etc.) anche attraverso attività esperienziali aventi ad oggetto
gli elementi simbolici del carattere identitario dei luoghi;
j) erogazione dei servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza (info point, visitor center, etc.),
volti a favorire la fruizione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, anche attraverso
tecnologie avanzate e strumenti innovativi (prodotti editoriali e multimediali, portali informativi,
pannelli interattivi, audioguide, realtà aumentata, etc.);
k) miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nei territori;
l) realizzazione di studi, ricerche, progetti finalizzati alla realizzazione dell’intervento;
m) realizzazione di iniziative ed eventi di promozione culturale e per l’educazione al patrimonio quali
eventi, mostre, festival, spettacoli dal vivo, attività audiovisive e cinematografiche, etc.;
n) creazione di sistemi informativi che consentano la gestione e la fruizione dei luoghi/itinerari di visita;
o) azioni di supporto alla comunicazione e diffusione delle informazioni in materia di beni, servizi e
attività culturali.
Le spese ammissibili delle proposte progettuali sono quelle direttamente connesse alla
realizzazione del progetto.
Pertanto, sono ammissibili le spese per:
a) servizi e forniture;
b) lavori edili, strutturali e impiantistici;
c) collaboratori e consulenti;
d) spese generali;
e) servizi di architettura ed ingegneria (art.46 D.Lgs. n. 50/2016) per la progettazione
degli interventi;
f) servizi per la pianificazione economico-finanziaria e gestionale;
g) spese di avviamento di nuove attività economiche (attrezzature, arredi, allacci, utenze,
adeguamento locali e impianti, affitti fino ad un massimo di dodici mesi);
h) spese per ottenimento certificazione.
Il piano finanziario del progetto deve prevedere una ripartizione delle spese di
investimento, così articolata:
a) fino ad un massimo del 60% del finanziamento totale destinato ad interventi di recupero
del patrimonio immobiliare e urbano;
b) fino ad un massimo del 30% del finanziamento totale ad interventi di sostegno alle
imprese;
c) fino ad un massimo del 10% del finanziamento totale ad interventi destinati ai servizi
turistico – culturali e di animazione territoriale.
Sono ammissibili le spese di progettazione, di assistenza alla pianificazione, direzione
dei lavori e collaudo fino ad un massimo del 10% dell’intero importo finanziato.
Ai sensi dell’art. 17 del Reg. (UE) 2121/241, sono ammissibili le misure avviate al 1°febbraio 2020.
I costi stimati del progetto pilota non devono riflettere azioni intraprese prima del 1° febbraio 2020.
Per accedere al finanziamento, i Comuni proponenti devono presentare una proposta progettuale completa di cronoprogramma e indicatori di risultato, utilizzando il format di Domanda di Proposta Descrittiva del Progetto Pilota (Allegato A) e la documentazione specificata nell’Avviso.
Le domande di finanziamento devono essere presentate esclusivamente in via telematica, compilando il format (Allegato A) che sarà disponibile nello sportello telematico della Regione Abruzzo, raggiungibile dal sito web apposito della Regione Abruzzo https://sportello.regione.abruzzo.it selezionando la voce “Catalogo Servizi”, “Sportello Turismo e Sport” e il titolo dell’Avviso “Avviso per la presentazione di progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un borgo a rischio di abbandono e abbandonato”.
Lo sportello telematico della Regione Abruzzo è reso disponibile a partire dalle ore 09:00 del 24 Gennaio 2022 e fino alle ore 15:00 del 25 Febbraio 2022.