Sulla Gazzetta Ufficiale n. 86 del 12 aprile 2024 è stato pubblicato il Decreto 23 febbraio 2024 del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste contenente le misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura.
Il testo è preliminare alla riapertura delle misure per l’autoimprenditorialità in agricoltura gestite da ISMEA, cui – come si legge – vanno indirizzate le domande di ammissione alle agevolazioni (tempi e modalità ancora da definire).
Ecco, in sintesi, le novità introdotte dal Decreto:
Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a tasso zero, della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.
Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a 15 anni.
I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, I.V.A. esclusa e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
a) miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione;
b) miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea;
c) realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura, compresi l’accesso ai terreni agricoli, la ricomposizione e il riassetto fondiari, l’efficienza energetica, l’approvvigionamento di energia sostenibile e il risparmio energetico e idrico;
d) contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e il miglioramento del sequestro del carbonio, nonché promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica;
e) contributo alla bioeconomia circolare sostenibile e promozione dello sviluppo sostenibile e di un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica;
f) contributo ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità, migliorare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e i paesaggi.
I progetti non possono essere avviati prima della data di presentazione della domanda per la concessione delle agevolazioni.
A chi si applicano le agevolazioni:
- alle micro, piccole e medie imprese come definite nell’allegato I del regolamento, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le imprese devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;
- esercitare esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile;
- essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da donne, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;
- essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero subentrare entro tre mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d’azienda;
- avere sede operativa nel territorio nazionale;
alle micro-imprese e piccole e medie imprese, come definite nell’allegato I del regolamento, che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Tali imprese devono essere in possesso dei requisiti previsti dal Decreto da almeno due anni.
Le spese ammissibili alle agevolazioni includono studio di fattibilità, opere agronomiche e di miglioramento fondiario, acquisto di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica, servizi di progettazione, acquisto di piante pluriennali e altri.
Più in dettaglio:
- studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
- opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
- opere edilizie per la costruzione ed il miglioramento di beni immobili;
- oneri per il rilascio della concessione edilizia;
- acquisto di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica compresi impianti ed allacciamenti;
- servizi di progettazione quali onorari di architetti, ingegneri e consulenti;
- beni pluriennali come costi di acquisto e di sviluppo o diritti d’uso di programmi informatici, cloud e soluzioni simili e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore e marchi commerciali, acquisto di piante pluriennali;
- per la produzione agricola primaria sono ammissibili anche i costi per investimenti:
- non produttivi connessi ad obiettivi di carattere ambientale e climatico;
- in materia di irrigazione;
- per la produzione dell’azienda agricola.
A questo punto toccherà a ISMEA trasmette al MASAF e al Ministero dell’economia e delle Finanze lo schema di istruzioni applicative relative al decreto volte a definire i criteri, le modalità di presentazione delle domande, le procedure di concessione e di liquidazione e i limiti relativi agli interventi e, dopo il nulla osta dei dicasteri, si potrà procedere all’apertura dei termini per la presentazione delle domande di incentivo.