Intelligenza Artificiale, economia digitale, blockchain e IoT: come cambiano gli investimenti con Smart&Start Italia
Come vi abbiamo anticipato qualche giorno fa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rifinanziato con 108 milioni di euro Smart&Start Italia, l’incentivo per sostenere la nascita e la crescita delle startup innovative.
Smart&Start Italia, gestito per conto del Ministero da Invitalia, è rivolto a startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi, gruppi di persone che vogliono costituire una startup innovativa e imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.
La misura è nata nel 2014 ed è cambiata nel corso degli anni per adeguarsi alle mutate esigenze di trasferimento tecnologico delle imprese: oggi agevola i progetti d’impresa per la produzione di beni e servizi nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things.
I progetti possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa e Digital Innovation Hub.
Due i decreti ministeriali che interessano la misura: il primo mette a disposizione 8 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile agli investimenti di startup innovative localizzate nelle regioni Abruzzo, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio e Marche.
Il secondo, invece, mette a disposizione delle startup innovative 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027” alle iniziative imprenditoriali innovative delle regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.