Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, annuncia l’apertura, il prossimo 7 marzo, della VI edizione della Banca nazionale delle Terre Agricole, che ogni anno mira a reimmettere nel circuito produttivo migliaia di ettari di terreni agricoli e che in questa edizione presenterà alcune novità.
La Banca nazionale delle Terre Agricole, istituita dalla legge n.154 del 28 luglio 2016, nasce per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di terra, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani, a cui viene riservata la possibilità di pagare il prezzo del terreno ratealmente per un periodo massimo di 30 anni.
Attualmente la Banca nazionale delle Terre Agricole è alimentata da terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie di Ismea, ma può raccogliere anche le superfici fondiarie appartenenti a Regioni e Province autonome e altri soggetti pubblici.
A breve, quindi, sapremo dirvi di più sul nuovo bando, sui terreni disponibili in Abruzzo e su modalità e termini di presentazione delle domande.
L’Istituto ha poi fatto il punto sul grande successo dell’ultima edizione di Generazione Terra, lo strumento fondiario rivolto ai giovani aspiranti agricoltori, che in un solo mese dall’apertura dello sportello per la presentazione delle domande ha esaurito l’intera dotazione finanziaria, pari a 60 milioni di euro.
Oltre il 60% delle domande è pervenuto da giovani che intendono avviare un’iniziativa imprenditoriale in agricoltura, i cosiddetti startupper, con o senza esperienza pregressa nel settore. Numerosa anche la partecipazione anche di giovani già attivi in agricoltura che grazie al bando potranno acquistare terreni funzionali alla crescita della propria azienda agricola. Da rilevare anche l’omogenea distribuzione territoriale, con una quota quasi paritaria di domande provenienti dal Centro-Nord e dal Sud-Isole, a dimostrazione che la voglia di agricoltura accomuna l’intero Stivale.