“Compito delle Istituzioni è anche quello di rendere accessibili a tutti gli strumenti e le opportunità a disposizione. Come Regione Abruzzo, ci siamo impegnati e siamo tra le pochissime Regioni che sono già partite con i bandi legati alle risorse FESR ed FSE“.
Lo ha ricordato, ieri pomeriggio, ad Atessa, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, in occasione del convegno ‘Competitività, innovazione e ricerca: le nuove misure della Regione Abruzzo a sostegno delle imprese’.
“Con questi 67 milioni di euro e gli altri già messi in campo oltre ai bandi di prossima pubblicazione, – ha spiegato Marsilio – stiamo sopra i 100 milioni complessivi di fondi europei rispetto ai quali già cominciamo a movimentare le prime azioni a beneficio del sistema imprenditoriale abruzzese”.
“Per noi si tratta anche di un impegno importante dal punto di vista economico perché la Regione contribuisce con un 18% di fondi propri – ha detto -. Quindi, su 100 milioni di euro di fondi europei investiti, 18 sono nostri, cioè del bilancio regionale. Tuttavia, non abbiamo voluto attendere la distribuzione del Fondo Sviluppo e Coesione, – ha sottolineato il Presidente – nonostante una buona parte di questi fondi possa essere destinata alla copertura di questa voce di bilancio anche per abbassare l’impegno delle Regioni. Invece, – ha proseguito – abbiamo pensato che le criticità legate alla crisi economica e all’inflazione non potessero attendere ancora. Del resto, in passato non abbiamo mai utilizzato i fondi della Coesione per cofinanziare i fondi europei. La verità – ha proseguito – è che per noi era essenziale mettere subito l’economia abruzzese nelle condizioni di ripartire e rilanciarsi attraverso l’accesso a queste risorse”.
L’incontro di ieri per illustrare alle piccole e medie imprese del territorio i bandi emanati dalla Regione Abruzzo per il programma Fesr 2021-2027, è stato aperto dall’assessore regionale alle Attività produttive, Daniele D’Amario: “Questi due bandi rappresentano il punto di partenza di un programma innovativo, all’insegna della semplificazione, velocizzazione e digitalizzazione delle imprese, che può contare su una dotazione economica importante per il comparto produttivo abruzzese”.
Si tratta dei bandi “Sostegno agli investimenti produttivi finalizzati”, con un budget da 40 milioni di euro, e “Sostegno a progetti di Ricerca e Innovazione delle imprese afferenti ai Domini tecnologici della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente RIS3 Abruzzo 21-27”, con un budget di 27 milioni di euro. Lo sportello per presentare le domande si aprirà, per il primo bando, il 20 settembre e si chiuderà il 12 ottobre, per il secondo bando, il 27 settembre e si chiuderà il 19 ottobre.
Obiettivo dei due avvisi, per un importo complessivo di 67 milioni di euro, è rilanciare la propensione agli investimenti e lo sviluppo tecnologico del sistema produttivo regionale attraverso la realizzazione di nuovi prodotti e accrescere la competitività e sostenere lo sviluppo di imprese esistenti.
Ad illustrare le strategie del FESR che la Regione metterà in campo nei prossimi sette anni è stato Carmine Cipollone. Questo è solo il primo di una serie di incontri, momenti di confronto come questi sono fondamentali ed è la stessa Unione europea che ci invita a promuoverli, proprio per valutare con gli stessi imprenditori quelle che sono le misure più efficaci. L’evento rappresenta la somma di tante attività svolte in queste mesi per arrivare alla definizione della nostra strategia.
Germano De Sanctis è poi entrato nel dettaglio, illustrando i bandi. Si stanno mettendo in circolo poco più del 10% della dotazione complessiva del FSER 21-27. Il primo avviso prevede un finanziamento fino al 70% a fondo perduto, per coloro che vogliono fare investimenti in nuovi macchinari, utili per rendere più competitiva l’azienda a parità di prodotto, abbattendo i costi dell’energia, riducendo i tempi di lavoro, elevando il livello di sicurezza. Il secondo, che consente alle piccole e medie imprese di fare innovazione industriale, prevede la copertura del costo del personale fino al 40% dell’entità dell’investimento proposto.