E’ stata presentata questa mattina, al Ministero della Cultura, l’edizione 2024 del Festival dell’Appennino, una manifestazione a vocazione turistica e culturale che unisce, in un fitto programma, diverse attività: dal 2 giugno al 31 agosto, 23 eventi che si svolgeranno in 22 comuni nei territori delle quattro regioni dell’Appennino centrale compresi all’interno del cratere sisma 2016.
Escursioni, spettacoli, performance, concerti, incontri, presentazioni ed enogastronomia favorendo un tipo di turismo esperienziale e accessibile nelle aree interne dell’Appennino centrale.
Guide alpine specializzate conducono, tappa dopo tappa, partecipanti appassionati verso mete spesso poco conosciute e vittime dello spopolamento a causa degli eventi degli ultimi anni.
Inclusivo di natura, perché aperto a partecipanti di tutte le età, il Festival propone escursioni sono accessibili anche ai più fragili, in alcune tappe con percorsi inclusivi, grazie all’ausilio della Joelette messa a disposizione dal Bim Tronto che consente la partecipazione attiva di adulti e/o bambini con mobilità ridotta o handicap.
Quest’anno, per la XV edizione, la manifestazione si estenderà ad altre regioni confinanti quali Abruzzo, Lazio ed Umbria, grazie al contributo del Commissario Straordinario Sisma 2016 e ai Bim di Vomano-Todino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti per realizzare un festival del benessere, sostenibile, esperienziale e inclusivo che attraverso escursioni, concerti e spettacoli porterà appassionati, turisti e curiosi alla scoperta dell’Appennino centrale.
La struttura, ormai consolidata, è quella di un festival il cui valore aggiunto risiede nella capacità di fare rete tra enti pubblici e istituzionali, realtà del terzo settore, imprese e comunità, così da presentare un prodotto d’area in grado di raccontare le diverse anime dell’Appennino centrale, attraverso itinerari tematici di scoperta e promuovendo un turismo slow.
“Un festival che inizierà a breve e che sarà una vetrina per i nostri territori – commenta Roberto Santangelo, Assessore ai Beni e Attività Culturali e di Spettacolo della Regione Abruzzo – perché parlare di Appennini significa parlare di storia, di ricchezza e di bellezza e significa immergersi in tesori della cultura”. Continua Sant’Angelo: “Se da un lato c’è la responsabilità morale di una ricostruzione fisica delle nostre abitazioni, delle abitazioni, dei nostri concittadini, dall’altro c’è sicuramente il senso di valorizzare tutto questo e di ricostruire una comunità non solo attraverso la ricostruzione delle strutture fisiche, ma anche di una comunità intesa come comunità sociale. E questo tipo di iniziative vanno sicuramente nella direzione giusta”.
La partecipazione agli eventi al Festival è gratuita, ma sarà necessario effettuare la prenotazione on line, attraverso la compilazione dell’apposito form sul sito www.festivaldellappennino.it.
Tutte le info e il programma del Festival sono disponibili sul Sito Ufficiale.