Agricoltura 4.0: bando regionale da 1.5 mln per ammodernamento comparto tramite utilizzo nuove tecnologie
Favorire la cooperazione tra aziende ed enti pubblici per incentivare l’ammodernamento del settore agricolo, promuovendo e condividendo conoscenze, innovazione e processi di digitalizzazione nelle aree rurali; migliorare l’efficienza e la competitività del comparto attraverso l’adozione di nuove tecnologie ed un’offerta formativa di alto livello.
Sono questi i principali obiettivi dell’intervento SRG09 denominato “Cooperazione per azioni di supporto all’innovazione e servizi rivolti ai settori agricolo, forestale e agroalimentare” che vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi.
La Misura, promossa dalla Regione Abruzzo, in particolare dall’Assessorato all’Agricoltura, nell’ambito del Complemento di sviluppo rurale (CSR), che ha preso il posto della programmazione sin qui attuata dal Programma di sviluppo rurale (PSR), ha una dotazione finanziaria complessiva è di 1.5 milioni di euro.
“Il bando – afferma il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente – favorirà la raccolta e la diffusione di informazioni mirate alle esigenze specifiche delle imprese agricole abruzzesi, potenziando nel contempo l’offerta informativa nel suo complesso. Verrà sostenuta – continua – l’organizzazione di programmi formativi e servizi di consulenza, incoraggiando parallelamente l’adozione di strumenti digitali. L’obiettivo – spiega Imprudente – è quello di coinvolgere attivamente le aziende nello sviluppo e nell’attuazione di soluzioni sempre più innovative”.
L’intensità del sostegno è fissata al 100% della spesa ammissibile, mentre l’entità massima del contributo concedibile è pari a 187.500 euro per ciascun beneficiario. L’avviso pubblico sarà aperto nelle prossime settimane e le domande di sostegno potranno essere trasmesse sul portale del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) entro il termine del 15 Maggio 2024.
“L’intervento – riprende Imprudente – contribuirà a modernizzare il comparto agricolo e a sviluppare soluzioni innovative tese alla digitalizzazione dei vari processi produttivi e all’efficientamento dell’intero settore. L’incremento della popolazione, la diminuzione delle risorse naturali, la crescente pressione sull’ambiente – prosegue il vice presidente – hanno generato nuove sfide per gli agricoltori che possono essere affrontate con successo attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze e l’adozione di nuove tecnologie. L’obiettivo – conclude il vice presidente – è quello di sviluppare sistemi 4.0 e agricoltura di precisione, ovvero droni, robot, satelliti e controlli da remoto, che aiutino a far crescere il fatturato del settore contribuendo all’efficientamento delle risorse ambientali, in primis l’acqua, a salvare i raccolti e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Innovazioni – conclude – che tengano conto delle tre dimensioni della sostenibilità: economica, ambientale e sociale”.
I potenziali beneficiari del bando dovranno necessariamente costituirsi o essere già costituiti in “gruppi di cooperazione”, composti da soggetti rientranti nelle seguenti categorie: aziende operanti nel settore agricolo, forestale e alimentare, enti di formazione e di ricerca accreditati, università e scuole di studi superiori universitari pubblici e privati soggetti pubblici e privati attivi nell’ambito dell’ “sistema dell’innovazione e della conoscenza in agricoltura” (Akis); e poi, enti strumentali, agenzie e società in house della Regione Abruzzo, GAL (Gruppo di azione locale), enti parco e gestori di aree protette.
Sono ammissibili a valere sull’Intervento SRG09 le seguenti attività:
a) realizzazione e gestione di punti di ascolto, accoglienza e incubatori di idee per le imprese, allo scopo di far emergere e individuare le idee innovative;
b) organizzazione di interventi formativi, informativi, dimostrativi e di consulenza integrati tra loro e diretti alle imprese;
c) accompagnamento alla nascita o potenziamento di aziende dimostrative e realizzazione su piccola scala di prove sperimentali e di collaudo dell’innovazione, e scambi di conoscenze “peer to peer”.
Oltre ai costi amministrativi e legali per la costituzione dei “gruppi di cooperazione”, saranno ammesse a finanziamento le spese per gli studi di fattibilità e di mercato, per i piani aziendali, per l’acquisto di brevetti, licenze e software, purché siano strettamente indispensabili alla realizzazione del progetto.