Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha presentato oggi a Palazzo Piacentini il Piano Italia per la Moda, un pacchetto di interventi volto a rafforzare la filiera produttiva, sostenere gli investimenti e affrontare le attuali difficoltà economiche del comparto.
Obiettivo del “Piano Italia” per la Moda è rafforzare uno dei settori strategici dell’economia italiana, sostenendo il tessuto produttivo, l’innovazione e la competitività sui mercati globali, offrendo soluzioni strutturali, contrastando la crisi di liquidità, supportando gli investimenti, promuovendo la transizione sostenibile e rafforzando la lotta alla contraffazione.
In particolare, il Piano Italia nasce per rispondere a due esigenze fondamentali:
- Affrontare la crisi congiunturale del settore, dovuta alla contrazione del mercato del lusso in Cina e all’incertezza delle politiche commerciali USA;
- Superare le criticità strutturali del comparto, con strumenti che favoriscano la crescita, l’innovazione e la tutela della legalità.
Le misure proposte si articolano su quattro pilastri principali:
Liquidità e strumenti finanziari: Il Mimit punta a sostenere le imprese con strumenti rapidi e accessibili, tra cui Basket bond, Fondo di Garanzia e meccanismi rotativi, per facilitare l’accesso al credito.
Investimenti e innovazione: Nel 2025, oltre ai 15 milioni già previsti dalla legge per il Made in Italy, verranno destinati 250 milioni di euro al settore, attraverso misure come Contratti di sviluppo, mini contratti di sviluppo e progetti di valorizzazione della filiera tessile naturale e del riciclo.
Crescita e integrazione della filiera: La frammentazione del settore rappresenta una sfida per la competitività italiana. Il Piano favorirà processi di integrazione tra grandi brand e piccole imprese, promuovendo aggregazioni verticali e orizzontali per aumentare la dimensione aziendale e la capacità produttiva.
Legalità e tutela della proprietà industriale: Il Mimit sta lavorando a un Protocollo anti-contraffazione e legalità, che mira a contrastare le violazioni del diritto di proprietà industriale e garantire una maggiore tutela del Made in Italy.
Il Ministero è inoltre impegnato a risolvere le problematiche legate al credito d’imposta per ricerca e sviluppo, riaprendo i termini di adesione alla procedura di riversamento, con una dotazione complessiva di 250 milioni di euro.