Nautica da diporto, al via le domande di accesso al fondo da 3mln per sostenere la transizione ecologica del settore
Pubblicato il Decreto Direttoriale del Mimit che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione, nonché gli ulteriori documenti ed elementi necessari alla corretta attuazione del Fondo a sostegno della Nautica da diporto.
I termini per la presentazione delle domande si aprono l’8 aprile e si chiudono l’8 maggio 2025.
L’intervento, volto a promuovere la sostituzione di motori di propulsione endotermici alimentati da carburanti fossili con motori di propulsione ad alimentazione elettrica, per favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto è stato introdotto dalla Legge quadro per il “Made in Italy” (n. 206/2023), al fine di favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto.
Il Ministero per le Imprese e il Made in Italy, di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, ha adottato nel mese di settembre 2024 un decreto interministeriale che istituisce un fondo per l’erogazione dei contributi finalizzato alla sostituzione e alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori elettrici, nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione nelle unità da diporto.
Alla misura sono destinati 3 milioni di euro per l’anno 2024.
Al fine di accedere ai contributi, i soggetti beneficiari potranno presentare una sola domanda di agevolazione che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, nel caso in cui il richiedente sia una persona fisica, e più motori nel caso in cui il richiedente sia un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzate per fini commerciali, scopi sportivi e sociali.
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa.
Fermi i limiti soggettivi imposti, il contributo per ogni singolo motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, è di 2.000 euro mentre per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o POD di propulsione è di 10.000 euro.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si avvarrà della collaborazione di Invitalia per la gestione della misura.
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