Aumento del massimale per gli aiuti e proroga al 2032: la Commissione EU introduce importanti novità per il “de minimis” in agricoltura
La Commissione europea ha modificato il regolamento che disciplina gli aiuti di Stato di modesta entità a favore del settore agricolo, introducendo importanti novità.
Ecco quali:
- aumento del massimale “de minimis” per impresa su un periodo di tre anni. Il massimale passa da 25 mila a 50 mila euro per tenere conto di diversi fattori, tra cui l’esperienza acquisita, gli sviluppi del mercato e l’inflazione eccezionale registrata negli ultimi anni in questo settore, ma anche quella che si prevede nel periodo fino alla scadenza del regolamento;
- aggiornamento dei “massimali nazionali”: si passa dall’1,5% al 2% della produzione agricola nazionale e si estende il periodo di riferimento dal 2012-2017 al 2012-2023. In questo modo si tiene conto dell’incremento di valore registrato dalla produzione agricola negli ultimi anni e si aumenta il massimale nazionale per tutti gli Stati membri;
- soppressione del “limite settoriale”, che impediva agli Stati membri di concedere allo stesso settore di prodotti aiuti “de minimis” superiori al 50% del massimale nazionale;
- introduzione di un registro centrale obbligatorio degli aiuti “de minimis” a livello nazionale o europeo. Si va, così, ad aumentare la trasparenza e a ridurre gli oneri amministrativi a carico degli agricoltori, per lo più microimprese, che attualmente utilizzano un sistema di autodichiarazione e che non dovranno più preoccuparsi di controllare la propria conformità alle norme UE.
Attualmente, lo ricordiamo, il de minimis agricoltura prevede che gli Stati membri possano concedere aiuti al settore agricolo fino a un massimo di 20 mila euro per singolo beneficiario, o di 25 mila euro qualora lo Stato membro disponga di un registro centrale degli aiuti “de minimis”, nell’arco di tre esercizi finanziari, senza notifica preventiva alla Commissione europea. Superati questi massimali per beneficiario, ogni Stato membro dell’UE deve attenersi al cosiddetto massimale nazionale, un importo massimo per tale sostegno, calcolato in base del valore della produzione agricola dello Stato membro, al fine di evitare potenziali distorsioni della concorrenza.
Il regolamento sugli aiuti de minimis nel settore agricolo esenta gli aiuti di modesta entità dal controllo degli aiuti di Stato, in quanto si ritiene che gli importi limitati di questi aiuti non incidano sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico.
Le modifiche sono state adottate dall’Esecutivo UE ieri, 10 dicembre, ed entreranno in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione del testo nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.