ZES Unica, dal 12 giugno al via le domande per il credito d’imposta nel Mezzogiorno

Dal 12 giugno al via l’accesso al credito d’imposta ZES Unica: a disposizione delle imprese che hanno effettuato investimenti tra il 1° gennaio 2 e il 15 novembre 2024 nelle regioni del Mezzogiorno ci sono 1,8 miliardi di euro.

Le imprese potranno inviare la comunicazione per richiedere il credito d’imposta dal 12 giugno al 12 luglio 2024 all’Agenzia delle Entrate, che a breve definirà il modello da utilizzare. Le spese effettuate devono essere certificate da un revisore.
Il decreto attuativo definisce le modalità di accesso al beneficio, i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta, oltre ai relativi controlli.

La Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno, prevista dal Decreto Sud, comprende – lo ricordiamo – le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
Possono beneficiare del credito tutte le imprese, a prescindere da forma giuridica e regime contabile, che già si trovano o si insediano in queste zone. L’investimento minimo è di 200.000 euro, il massimo 100 milioni.

Le imprese agricole, invece, dovranno fare riferimento alle novità previste dal decreto agricoltura, che ha rimodulato la misura originaria.

Sono agevolabili le spese relative all’acquisto, o leasing, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie. Rientra tra queste anche l’acquisto di terreni e l’acquisto, la realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50 per cento del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Sono esclusi i beni autonomamente destinati alla vendita, quelli trasformati o assemblati per la vendita finale e i materiali di consumo.

Per l’acquisto di beni strumentali, le imprese possono ricevere un credito d’imposta fino al 50% della spesa sostenuta (in alcuni casi particolari al 70%): la percentuale che si può ricevere varia in base alla regione, alle dimensioni dell’impresa e all’entità dell’investimento.

In particolare:

  • 40% in Calabria, Campania e Puglia;
  • 30% in Basilicata, Molise e Sardegna; 15 per cento in Abruzzo.

L’incentivo spetta al 50% nelle aree di Taranto in Puglia e del Sulcis in Sardegna.

Le percentuali poi variano in base all’investimento:

  • sotto i 50 milioni i massimali aumentano:
    • di 10 punti percentuali per le medie imprese;
    • di 20 punti percentuali per le piccole imprese.
  • oltre i 50 milioni l’incentivo deve essere calcolato secondo la metodologia dell’“importo di aiuto corretto”.

Il totale del credito spettante sarà determinato dall’Agenzia delle Entrate che rapporterà il limite di spesa complessivo ai crediti totali richiesti. Il credito d’imposta non sarà cumulabile con quello del Piano Transazione 5.0.

Ogni ulteriore informazione sulla ZES Unica è disponibile sul seguente sito: https://www.strutturazes.gov.it/it/

Pubblicato il 10 Giugno, 2024