Ministero della Cultura | Laboratorio di Creatività Contemporanea


ENTE:

Ministero della Cultura

PRESENTAZIONE DOMANDA:

Apertura: 20.6.2024
Chiusura: 31.7.2024

di cosa si tratta

Il Ministero della Cultura lancia la 6° edizione del Laboratorio di Creatività Contemporanea.
Si tratta di un finanziamento a fondo perduto per il sostegno a processi di innovazione culturale a impatto sociale e civico attivati all’interno di luoghi rigenerati.

Il finanziamento riguarda programmi biennali che incentivano la produzione e la diffusione su tutto il territorio nazionale di percorsi di innovazione culturale, sociale o amministrativa basati sulla sperimentazione e sulla replicabilità dei processi di attivazione civica, sulla ricerca di nuovi modelli di organizzazione e gestione, sulla condivisione e partecipazione delle comunità locali e sul coinvolgimento di innovatori culturali e sociali e soggetti istituzionali.

Gli obiettivi principali dell’Avviso sono:

  • supportare la creazione di reti nazionali per la valorizzazione delle risorse artistiche dei territori, specie di quelli cosiddetti “fragili”, anche in una prospettiva di ibridazione di linguaggi e tecniche;
  • consolidare le connessioni tra le organizzazioni che operano nei territori e i soggetti istituzionali che supportano tali progettualità;
  • migliorare i servizi, la fruizione e le funzioni culturali;
  • attivare percorsi di co-programmazione, co-progettazione e implementazione delle attività coinvolgendo artisti e professionisti della cultura, cittadini e soggetti attivi sul territorio;
  • sostenere la ricerca di nuovi linguaggi artistici e culturali, anche nelle forme e nei metodi ibridati tipici della creatività contemporanea;
  • incentivare la ricerca e diffusione di nuove pratiche e la replicabilità di nuovi modelli di organizzazione e di gestione dei nuovi spazi culturali;
  • favorire la sperimentazione di nuovi modelli di collaborazione tra pubblico e privato.
  • promuovere, in particolare tra gli studenti e nelle scuole, l’arte come forma di impegno sociale e di contrasto al degrado.
destinatari

L’Avviso è indirizzato a organizzazioni no profit presenti nei nuovi centri culturali nati da processi di rigenerazione urbana dal basso che interpretano un concetto contemporaneo di imprenditività, testando modelli di sostenibilità economica e gestione, sviluppando nuove progettualità culturali.

Possono essere candidati esclusivamente le organizzazioni no profit aventi le seguenti caratteristiche:

  1. essere soggetto gestore o co-gestore dello spazio, in collaborazione con altre organizzazioni che hanno sede o collaborano alle attività del luogo.
  2. avere un regolare contratto di concessione/locazione/comodato d’uso/altro valido per i successivi due anni rispetto alla data di pubblicazione del presente Avviso, dove sia presente la possibilità di rinnovo imminente, ovvero già pattuito, è necessario inviare una lettera d’impegno sottoscritta dal legittimo proprietario del bene immobile.
  3. avere una dimensione culturale, creativa e artistica e essere prevalentemente rivolti all’innovazione e sperimentazione;
  4. essere iscritte, nel caso degli Enti del Terzo Settore (ETS), al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), ovvero, se non iscritte, siano costituite attraverso atto scritto registrato all’Agenzia delle Entrate e in possesso di un codice fiscale.

Inoltre devono: 

– essere uno spazio fisico aperto alla fruizione pubblica con sede in Italia;

– essere stati realizzati attraverso un processo di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di uno o più aree o immobili (di proprietà pubblica o privata, urbana e non) dismessi o sottoutilizzati;

– essere già attivi e operativi da almeno due anni rispetto alla data di pubblicazione dell’avviso pubblico (requisito ridotto a un anno nelle ipotesi di progettualità presentate in accordo con un ente locale);

– avere una dimensione principalmente artistica, culturale e creativa;

– essere in regola con la normativa in tema di edilizia, urbanistica, sicurezza e salute;

– avere un ruolo attivo nei territori di appartenenza e nelle comunità locali.

Potranno presentare la candidatura all’avviso pubblico: un proponente singolo, un proponente capofila di partenariato, un proponente capofila di rete specializzata.

Le proposte devono prevedere il coinvolgimento di figure professionali esterne o interne alle organizzazioni proponenti con comprovata esperienza, quali ad esempio: architetti, mediatori culturali, paesaggisti, designer, artisti, registi, film-maker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, storici dell’arte, videomaker, geografi, psicologi, sociologi, antropologi.

cosa finanzia l'avviso

Tipologia di interventi ammissibili:

I centri culturali candidati devono essere pronti a intraprendere un percorso di innovazione e trasformazione dei luoghi rigenerati, attraverso una programmazione biennale organizzata tramite i cosiddetti work package, ovvero un elenco di attività culturali, dove per ciascuna di esse deve essere riportata indicazione dei tempi di realizzazione immaginati e i costi stimati.

Le candidature ammissibili devono mirare a realizzare iniziative e processi destinati ad avviare percorsi di sviluppo dei luoghi rigenerati rispetto a uno degli ambiti tematici di seguito riportati:

    1. INNOVAZIONE QUALITÀ ARTISTICA E CULTURALE. Proposte volte a ricercare la qualità artistica e culturale attraverso la sperimentazione di nuovi linguaggi e in stretta connessione con le comunità di riferimento. Attività afferenti all’organizzazione di mostre temporanee, seminari, convegni, laboratori, ospitalità di artisti nazionali e internazionali, produzione di opere artistiche anche transdisciplinari, partecipazione a reti o programmi nazionali e internazionali. Riadattare o trasformare gli spazi rigenerati attraverso processi di co-progettazione finalizzati a incrementare la fruibilità, l’accessibilità, la qualità degli spazi e l’attrattività, in collaborazione con il supporto di creativi e professionisti del settore e con le infrastrutture territoriali quali: musei, biblioteche, archivi, ecc.;
    2. INNOVAZIONE SOCIALE. Proposte volte a implementare e diversificare le attività in ambito culturale, creativo e sociale. Azioni dirette a facilitare la dimensione sociale dell’offerta artistica e creativa. Potenziare le attività educative, formative, artistiche capaci di coinvolgere le differenti comunità, realizzare processi di aggregazione e coesione sociale e sviluppare nuove forme di cittadinanza attiva. Sostenere il consolidamento delle reti territoriali esistenti, la costituzione di nuove reti nazionali ed europee per favorire processi di condivisione, crescita e potenziamento e generare impatto territoriale, pluralismo e ingaggio delle comunità.
    3. INNOVAZIONE AMMINISTRATIVA E GESTIONALE. Proposte volte a presentare nuovi modelli di imprenditorialità, di sostenibilità economica, di gestione delle criticità e dell’organizzazione interna, intesa come insieme di processi, ruoli, responsabilità e incentivi dei soggetti coinvolti. Favorire la costruzione di collaborazioni tra pubblico e privato, tra portatori di interessi e soggetti istituzionali. Sostenere la nascita e la crescita di forme imprenditoriali sperimentali in ambito culturale e creativo attraverso l’attivazione di ambienti abilitanti e il trasferimento di competenze capaci di generare nuove progettualità in ambito creativo e culturale.

Ciascuna proposta deve realizzarsi per mezzo degli strumenti e dei metodi riconducibili almeno ad una delle priorità trasversali, di seguito elencate:

  • rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, duraturi e sostenibili, proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo, fornire accesso a spazi verdi e pubblici sicuri e accessibili. Favorire azioni ed eco-innovazioni volte alla riduzione dell’impatto ambientale anche nella progettazione degli eventi culturali proposti (mostre, festival, eventi musicali o teatrali, ecc.);
  • promuovere l’arte come possibile antidoto al degrado;
  • perseguire le pari opportunità e la non discriminazione. Promuovere misure volte a migliorare le condizioni di integrazione culturale, sociale ed economica dei soggetti o gruppi vulnerabili;
  • educare all’arte come impegno civile e riscatto sociale;
  • incoraggiare l’innovazione e l’uso della tecnologia digitale tramite l’ideazione di nuovi prodotti, applicazioni ICT, sviluppo di idee, servizi, nuove pratiche e modelli, come supporto alle attività e alla produzione culturale al fine di far emergere nuovi approcci e migliorare l’ecosistema in cui operano i centri culturali.

I programmi ammessi al finanziamento possono essere avviati a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione con Decreto Direttoriale della graduatoria generale e concludersi, pena revoca del finanziamento, entro e non oltre 730 giorni naturali e consecutivi decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione della graduatoria generale di merito.

entità del finanziamento

Le risorse destinate ammontano complessivamente a € 1.800.000,00.

Il finanziamento erogabile per ciascuna proposta è fissato entro il limite massimo di € 100.000,00 IVA inclusa, nella misura massima dell’80% (ottanta per cento) del costo ammissibile indicato nel quadro economico di progetto.

Il cofinanziamento a carico del soggetto proponente, pari almeno al 20% del costo ammissibile, dovrà essere garantito per mezzo di risorse proprie del soggetto proponente singolo, capofila, associato oppure per mezzo di altri finanziamenti pubblici o privati.

presentazione delle istanze

La proposta dovrà essere presentata esclusivamente dal legale rappresentante del proponente singolo o capofila utilizzando il Portale Bandi della DGCC, a partire dal 20 giugno 2024.

Scadenza delle domande: 31 luglio 2024 ore 16:00

maggiori informazioni

Ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2024